Paolo Petazzi, Trionfo
per il direttore a Ferrara, tornato per la prima volta sul podio dopo il
congedo dai Berliner. In programma uno Shostakovic inedito (per l'Italia) e
«Tristia» di Berlioz. Un grande Abbado alla corte di Re Lear. In nome della
pace, ne <<L’Unità>>, 17 febbraio 2003
Proponeva un
messaggio di pace […] il bellissimo concerto diretto sabato da Claudio Abbado
per Ferrara Musica. Era il suo primo ritorno sul podio dopo il congedo dai Berliner […] ed era l'apertura delle manifestazioni ferraresi dedicate a
«Shakespeare e le arti» (tema di uno dei grandi cicli che Abbado aveva
promosso e organizzato a Berlino negli anni scorsi), con Tristia di Berlioz e le rarissime musiche di Shostakovic per Re Lear, finora mai eseguite in Italia. Di rilievo davvero memorabile è
parsa la forza rivelatrice della interpretazione dei tre pezzi per coro e
orchestra che Berlioz compose nel 1831 (Méditation
religieuse, su versi di Th. Moore), nel 1842 (La mort d'Ophélie) e nel 1844 (Marche
funèbre pour la dernière scène d'Hamlet) […]: soprattutto il secondo e il
terzo sono esempi affascinanti di un carattere essenziale della fantasia di
Berlioz, della sua capacità di accendersi con intensità visionaria nella
evocazione di un grande personaggio della letteratura. Un personaggio, una
situazione, non necessariamente un testo: nella «sinfonia drammatica» ispirata
a Romeo e Giulietta le scene fondamentali della tragedia sono raccontate dalla
sola orchestra, e i pezzi raccolti in Tristia
culminano nella marcia funebre per Amleto, dove al coro sono affidate soltanto
dolorose esclamazioni, senza testo […] La disperazione assoluta, la grandiosa
visionaria tensione tragica di questa marcia funebre sono state esaltate da
Abbado con una intensità insostenibile [...] Non meno ammirevole la poetica
delicatezza rivelata nella interpretazione degli altri due pezzi di Berlioz e
la magnifica valorizzazione delle musiche di Shostakovic per Re Lear. Il compositore le scrisse in
due diverse occasioni, sempre collaborando con il regista Grigorij Kozincev,
nel 1941 per un allestimento della tragedia in teatro, nel 1970 per un film.
Shostakovic non rifiutava di farsi condizionare da una specifica destinazione,
dai tempi e dalle esigenze teatrali o filmiche […] La qualità di queste musiche
ne rende auspicabile una diffusione maggiore di quella che sarebbe possibile
rispettandone la collocazione ideale nei contesti originari: a Ferrara, come in
precedenza a Berlino, sono stati mescolati pezzi per la scena e per il film, e
sono stati eseguiti mentre venivano proiettate alcune parti del film di
Kozincev […] con grande forza evocativa, suggerendo efficacemente l'unità di
intenti di Kozincev e Shostakovic, e la loro comune visione del Re Lear […] Nella musica si ascoltano
accenti di scabra violenza, di feroce o amaro umorismo o di dolorosa grandezza
che Abbado ha esaltato con una incisiva forza che non si riesce ad immaginare
più intensa. Splendida la collaborazione dei già ricordati cori svedesi, della
stupenda Mahler Chamber Orchestra e dei solisti […] Successo trionfale.
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